Il processo clinico di consultazione è rivolto a chi sta vivendo situazioni di sofferenza psicologica, di disagio legato a difficoltà relazionali, e a sintomatologie come ansia, stati depressivi, angoscia, fobie, disturbi del comportamento alimentare, dipendenze e disturbi psico-somatici, conflittualità eccessiva.
La consultazione va intesa come primo momento di incontro in cui viene presentato all’altro il proprio disagio, il proprio pacchetto di difficoltà e dolore: disturbi affettivi, familiari, sessuali, disagio emotivo, stati di crisi in determinate fasi della vita come lutti, separazioni e in alcuni casi anche unioni, disturbi di personalità, situazioni traumatiche o violente in ambito lavorativo o familiare, problemi di identità, pensieri ossessivi o intrusivi.
La consultazione non va intesa come processo terapeutico ma come momento in cui portare la propria persona, la propria richiesta e disagio così da poter valutare assieme alla figura dello psicoterapeuta quale può essere il percorso più adatto al proprio caso specifico: colloqui di sostegno, psicoterapia, psicoanalisi. Il processo di consultazione in genere ha la durata di alcuni colloqui, in alcuni casi utili a offrire un chiarimento sufficiente alla soluzione o presa di decisioni, altri con la funzione di definire le aree su cui lavorare e le modalità di intervento reputate più adeguate alla situazione specifica.